venerdì, maggio 27, 2005

NOI SIAMO PER LA PROPRIETÀ POPOLARE DELLA MONETA

Per comprendere meglio vi invitiamo a leggere e scaricare il volume dal titolo: IL VALORE DEL DIRITTO del prof. GIACINTO AURITI

NOI SIAMO PER LA PROPRIETÀ POPOLARE DELLA MONETA.
Riprendiamoci la proprietà dei nostri soldi

OGGI la NOSTRA MONETA nasce di PROPRIETA’ della banca che la emette prestandocela.
Noi vogliamo che nasca di PROPRIETA’ dei CITTADINI e che sia ACCREDITATA ad ognuno come "REDDITO DI CITTADINANZA".

Per scrivere questa frase che è valida per tutte le monete in circolazione
sono occorsi 36 anni di studi universitari ( tesi di laurea, convegni ecc.) presso l'ateneo di giurisprudenza di Teramo e "La Sapienza" di Roma.

La SOVRANITA’ MONETARIA va attribuita allo Stato, come quarto potere costituzionale, e tolta alla banca centrale.

La PROPRIETA’ della MONETA va attribuita al Popolo, che, per convenzione sociale le attribuisce il valore: ognuno infatti accetta moneta in previsione di poterla spendere a sua volta. Si attua così il diritto sociale universale, come previsto dalla DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA e del 2° co. Dell’ art. 42 della Costituzione.

Riconosciuta la moneta di proprietà dei cittadini, lo Stato deve trattenere all’ origine, sin dall’ emissione, quanto necessario per esigenze di pubblica utilità, ELIMINANDO il 100% dei PRELIEVI FISCALI.

Vanno costituiti un MINISTERO PER IL RISARCIMENTO DANNI DA USURA
( come i danni di guerra ) ed un TRIBUNALE CONTRO L’ USURA.

Il Popolo non deve avere solo la sovranità politica, ma anche quella monetaria, in una DEMOCRAZIA INTEGRALE, altrimenti CONTINUA
L’ ATTUALE REGIME USUROCRATICO, che, prestando quanto dovutoci, ci trasforma da proprietari in debitori dei nostri soldi.

“ Una volta chi trovava una pepita d'oro se ne appropriava senza indebitarsi verso la miniera. Oggi, al posto della miniera c'è la Banca Centrale, al posto della pepita, un pezzo di carta, al posto della proprietà il debito, perché la banca EMETTE MONETA SOLO PRESTANDO.
Così siamo stati TRASFORMATI DA PROPRIETARI IN DEBITORI DEI NOSTRI SOLDI perché abbiamo verso la Banca Centrale un debito pari a tutto il denaro in circolazione e questo DEBITO NON DOVUTO lo paghiamo inconsapevolmente con le tasse e gli interessi bancari “.

RIPORTARE SERENITA’ E PACE NELLE NOSTRE FAMIGLIE

Dichiarazione in caso di pignoramento da parte di banche.
Atto eseguito da ufficiale giudiziario, a lui rilasciare la seguente dichiarazione di cui si ha diritto, essa è una difesa dei debitori a procedimenti esecutivi.

SE NON SI ACCERTA CHI È PROPRIETARIO DELLA MONETA ALL’ ATTO DELL’ EMISSIONE
- E NESSUNA LEGGE LO DICE - MANCA LA CERTEZZA DEL DIRITTO PER OGNI PRETESA CREDITORIA.
PERTANTO VA CONTESTATO IL CREDITO PRETESO IN PAGAMENTO FINTANTO CHE NON SI STABILISCA CHI SIA ALL’ ORIGINE PROPRIETARIO DELLA MONETA ALL’ ATTO DELL’ EMISSIONE.
- - 0 – O – 0 - -

PREMESSO

- che crea il valore della moneta la collettività e non le banche centrali che la emettono, così il simbolo-carta acquista valore a costo nullo per il semplice fatto che ci si mette d'accordo che lo abbia;
- che la moneta è misura del valore per convenzione (come ogni unità di misura) ;
- che la moneta ha la qualità del valore perché misura i beni economici e come ogni unità di misura ha necessariamente la qualità corrispondente all’ oggetto da misurare (esempio il metro ha la qualità della lunghezza perché misura
la lunghezza ) ;
- che le banche centrali emettono la moneta prestando il dovuto, trasformando i popoli da proprietari in debitori del proprio denaro;
- che la moneta, pur essendo un bene collettivo, è di proprietà individuale perché, per indotto giuridico causato dalla convenzione, ogni portatore è proprietario della sua moneta e pertanto la proprietà della moneta, all'atto dell'emissione, deve essere attribuita ai cittadini e non alla banca;
- che tale principio, che operava universalmente quando la moneta era espressa con simbolo merce (oro), era stravolto con la moneta nominale: infatti mentre con la moneta d'oro il portatore ne era il proprietario, con la moneta nominale ne diventava inconsapevolmente debitore;

CONSTATATO

- che, facendo leva sul riflesso condizionato causato dall'abitudine secolare di dare sempre un corrispettivo per avere denaro, le banche centrali inducono i popoli del mondo ad accettare la propria moneta all'atto dell'emissione col corrispettivo del debito (cioè in prestito) pur essendo il procedimento creativo di moneta nominale realizzato con simboli di costo nullo (oro di carta);
- che in tal modo le banche centrali caricano il costo del denaro all'atto dell'emissione del 200% prestando il dovuto, ossia addebitando il valore monetario che avrebbero dovuto accreditare;
- che i popoli del mondo vengono così non solo espropriati e indebitati per un valore pari a tutto il denaro in circolazione ma sono fatti precipitare nella condizione angosciosa di debitori ineluttabilmente insolventi con la beffa di subire come "democrazia" l' "usurocrazia";
- che questa situazione consolida, per prassi bancaria, i reati di truffa, associazione a delinquere, falso in bilancio, usura ed istigazione al suicidio da insolvenza (come malattia sociale che non ha precedenti nella storia) perché la banca centrale, PRESTANDO IL DOVUTO, carica il costo del denaro del 200% e rende impossibile la puntualità dei pagamenti;


TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSTATATO

Poiché democrazia significa sovranità politica popolare, il popolo deve avere anche la sovranità monetaria che di quella politica è parte costitutiva ed essenziale in un sistema di democrazia vera o integrale in cui la moneta va dichiarata, a titolo originario, di proprietà dei cittadini sin dal momento della sua emissione.

Sempre al riguardo si ricorda l'esistenza dei seguenti disegni di Legge:

DIS. LEGGE N. 1889 SENATO XIII LEGISLATURA

E' nell'interesse di tutti i popoli di tutto del mondo che si parli della proprietà popolare della moneta ma, ancor di più, è importante ricordare ai nostri politici Italiani di discutere il disegno di legge su indicato che ormai, da anni giace al Senato.

IL sottoscritto Prof. Giacinto Auriti, nella qualità di Segretario Generale del Sindacato Antiusura S.A.US., istituito in Italia con sede in Guardiagrele (CH) al Largo Botteghe n.3 cap.66016;

D I F F I D A la B C E

CONSIDERATO CHE

- nessuna norma del trattato di Maastricht stabilisce di chi sia la proprietà dell'EURO all'atto dell'emissione;

- non si può dire chi sia debitore e chi creditore nella fase di circolazione;

- l'EURO non può, quindi, essere accettato come moneta di corso legale perché manca la certezza del diritto;

-il fatto, per la sua notorietà, non necessita del sostegno di alcun mezzo di prova o di accertamento giudiziario.
In virtù di quanto innanzi premesso, il sottoscritto, nella qualità dedotta, avanza formale diffida alla Banca Centrale Europea, in persona del Governatore pro-tempore, ad astenersi da qualunque forma di emissione di euro perché il vizio di nullità è di tale rilievo da impedire, per carenza assoluta della certezza del diritto, la nascita del valore monetario convenzionale.
Si fa presente, con l'occasione, che la proprietà dell'EURO dev'essere riconosciuta a tutti i cittadini europei sin dall'atto dell'emissione perché sono costoro che, accettando la moneta, ne creano il valore e, quindi, ne acquistano la proprietà. Di conseguenza la B.C.E., non essendo proprietaria dei valori monetari, non può prestarli ai cittadini.Tutto l'EURO che sarà emesso dovrà essere accreditato alle collettività nazionali che, contestualmente all'emissione, vanno riconosciute proprietarie della loro moneta.
Posto che la recente scoperta scientifica del valore indotto ha dimostrato che tutti possono prestare denaro, tranne chi lo emette, il mancato rispetto di questo principio consoliderebbe i reati di truffa, usura, falso in bilancio, associazione a delinquere e, consequenzialmente, istigazione al suicidio da insolvenza; tutto ciò in applicazione anche di norme penali vigenti ed uniformi in tutti gli Stati europei. Ove mai la presente diffida non fosse accolta i popoli europei si andrebbero ad indebitare verso la B.C.E.senza alcun corrispettivo e per un debito, non dovuto,pari alla massa monetaria in circolazione.
In mancanza di riscontro lo scrivente Sindacato si vedrà costretto a rivolgersi alla Corte di Giustizia Europea.
Chieti, lì 01.06.2001.
F.to II Segretario Generale del Sindacato Antiusura SAUS
Avv.Prof. Giacinto Auriti
Relata di notifica ad istanza come in atti, io sottoscrìtto Ufficiale Giudiziario, addetto all'UUNEP presso il Tribunale di Chieti, ho notificato copia del su esteso atto, conforme all'originale, alla Banca Centrale Europea, in persona del Governatore protempore, con sede in,
Kaiser Strasse n. 29 D. 60311 Frankfurt/am/main/German y, ciò ho fatto mediante servizio postale ai sensi di legge.
Chieti, 2 Giugno 2001.
F.to Ufficiale Giudiziario
Papale Luigi Dell'Ufficio Unico
Esecuzioni Tribunale di Chieti.
Di conseguenza il sindacato antiusura S.A.US., malgrado abbia abbondantemente dimostrato che tutti possono prestare denaro tranne chi lo emette;

PRENDE ATTO

- che, malgrado la notorietà dei fatti qui evidenziati e regolarmente denunciati alla Procura della Repubblica del Tribunale di Teramo (in data 8-3-93) e pur essendo stato presentato al Senato della Repubblica Italiana il Disegno di Legge "PER LA PROPRIETÀ' POPOLARE DELLA MONETA" (XII Legislatura, n. 1282, e XIII Legislatura, n. 1889 su iniziativa dei Senatori Natali, Monteleone, ed altri), il problema è stato del tutto ignorato dalle Autorità Statali.
L'attuale assoluta inefficienza degli organi statuali a liberare la collettività nazionale dall'asservimento alla grande usura della Banca Centrale, invita i cittadini a farsi giustizia per proprio conto, convenzionalmente, per legittima difesa, usufruendo del SIMEC: l’ unica moneta al mondo di proprietà del portatore.

DEFINISCE
" PROPOSTA DI UN REGIME MONETARIO UNIFORME IN CUI LA PERSONA UMANA* SIA PADRONE E NON DEBITORE DELLA SUA MONETA "

* (e non persona giuridica (Enti di Stato, multinazionali, S.p.a. e così via)

MANIFESTO per la GIUSTIZIA MONETARIA

Per garantire la moneta come strumento di diritto sociale vanno rispettati i seguenti principi:

1).Moneta di proprietà del portatore.
2).Senza riserva.
3).Rarità monetaria controllata e finalizzata agli interessi sociali e non a quelli dell'usura.
4).Reddito monetario di cittadinanza.
5). Codice dei redditi sociali.
6).Trattenuta all'origine dei fondi per esigenze fiscali di pubblica utilità.
7). Moratoria dei debiti (ed eventuale sciopero dei debitori) in attesa dell'accertamento della proprietà dei valori monetari e della relativa compensazione di dare-avere.
8).Costituzione di un dicastero per il risarcimento danni da usura (analogo al risarcimento danni di guerra).
9). Divieto di signoraggio: tutti possono prestare moneta tranne chi la emette.

Manifesto presentato dal Prof.Avv. Giacinto Auriti segretario generale del Sindacato Anti USura S.A.US. al convegno di Guardiagrele (CH) ITALIA "Giustizia monetaria" il 13-09-02

Se IL TEMPO È DENARO, il denaro è tempo.
Diventiamo PROPRIETARI del NOSTRO DENARO, e finalmente, saremo PADRONI del NOSTRO TEMPO.

DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE
(ai sensi dell'art. 71 della Costituzione italiana)

che riconosce l'EURO proprietà dei cittadini europei.

Art. 1 - L'EURO, all'atto dell'accettazione, nasce di proprietà dei cittadini ed è acquisito a tal fine nella disponibilità degli Stati Membri aderenti al Trattato di Maastricht. L'EURO è pertanto proprietà del portatore.

Art. 2 - Ad ogni cittadino è attribuito un codice dei redditi sociali, mediante il quale gli viene accreditata la quota di reddito,causato dalla accettazione monetaria e da altre eventuali fonti di reddito in attuazione del 2° co. dell'art.42 della Costituzione.

Art. 3 - Accettata la proprietà dell'EURO in rappresentanza della collettività nazionale, il Governo è legittimato a trattenere all'origine quanto necessario per le esigenze fiscali di pubblica utilità.

Art. 4 - Norma transitoria. E' concessa la moratoria dei debiti a richiesta di parte in attesa che si accerti di chi sia la proprietà dell'EURO all'atto dell'emissione.

Disegno di Legge proposto dal Sindacato S.A.US.

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LA GIUSTIZIA MONETARIA NELLO STATO DI DIRITTO

E inammissibile che nel c. d. "Stato di Diritto" non si sappia di chi sia la proprietà della moneta. Poiché nessuna norma del Trattato di Maastricht stabilisce di chi sia la proprietà dell'EURO all'atto dell'emissione, ne consegue che non si può dire chi sia creditore e chi debitore nella fase della circolazione. Tutto il sistema monetario è pervaso da un fondamentale arbitrio contabile della banca centrale perché manca la certezza del diritto.
Quando la moneta era d'oro il portatore ne era il proprietario. Chi trovava una pepita se ne appropriava senza indebitarsi verso la miniera. Oggi, al posto della miniera c'è la banca centrale; al posto della pepita una pezzo di carta; al posto della proprietà il debito, perché la banca emette moneta solo prestandola.
Poiché non c'è incompatibilità tra la posizione di proprietario e quella di debitore perché il debitore è proprietario provvisorio della moneta per la durata del prestito facendo leva sul riflesso condizionato causato dall'abitudine secolare di dare sempre un corrispettivo per avere denaro, i popoli sono stati indotti ad accettare,all'atto dell'emissione, la propria moneta col corrispettivo del debito non dovuto, inconsapevolmente. Con l'avvento della moneta nominale (la Sterlina inglese, emessa dalla Banca d'Inghilterra nel 1964) si è verificata, così, la più grande truffa di tutti i tempi, passata inosservata perché il portatore, pur essendo proprietario della moneta, non si accorgeva di avere un debito non dovuto, di pari valore, da lui pagato a richiesta arbitraria del falso creditore, con i prelievi fiscali e gli interessi bancari. Particolarmente significativi, in questo senso, i "prelievi fiscali per combattere l'inflazione" in cui lo scopo del tributo, essendo finalizzato alla rarefazione monetaria, è fine a sé stesso e consente agli azionisti della banca centrale la parassitaria rendita da signoraggio, considerata addirittura come "costo di un pubblico servizio" (la lotta all'inflazione).

SU TALI INTRODUZIONI DIMOSTRATE

- che crea il valore della moneta il popolo, che l'accetta come mezzo di pagamento e non la banca centrale che la emette;

- che le banche centrali emettono la moneta prestando il dovuto, ossia trasformando i popoli da proprietari in debitori del proprio denaro;

- che nessuna norma del trattato di Maastricht statuisce di chi sia la proprietà dell’ EURO all’ atto dell’ emissione e che pertanto non si puo’ stabilire chi sia creditore e chi debitore nella fase della circolazione, per l’ incertezza del diritto.

- che, malgrado le numerose denunce per truffa, associazione a delinquere, falso in bilancio, usura, istigazione al suicidio da insolvenza, nessun provvedimento giudiziale è stato all'uopo emesso;

- che i detti reati sono stati denunciati sulla base di fatti notori che, per assumere rilevanza giuridica, non necessitano ne di prove, nè, tantomeno, di accertamento giudiziale.

- che i magistrati vanno sollecitati ad assumere valide iniziative giudiziali, concedendo come provvedimento d’ urgenza la moratoria dei debiti, a fronte delle drammatiche situazioni in cui esplode l’ angoscia dell’ insolvenza ineluttabile, e la malattia sociale del suicidio per debiti non dovuti a effetto dell’ usurocrazia che non ha precedenti nella storia.

PERTANTO

IL SINDACATO ANTI-USURA "SAUS" SOLLECITA I MAGISTRATI A DISPORRE COME ATTO DOVUTO E PROVVEDIMENTO D'URGENZA VOLTO AD EVITARE DANNI IMMANI ALLE VITTIME DEI DETTI REATI
LA MORATORIA DEI DEBITI BANCARI E FISCALI, IN ATTESA CHE SI ACCERTI DI CHI SIA LA PROPRIETÀ DELLA MONETA ALL'ATTO DELL'EMISSIONE.

Bibliografìa Consigliata:

1 - IL PAESE DELL'UTOPIA di Giacinto Auriti Casa Editrice Tabula Fati del Gruppo editoriale SAGRAB Sri
66100 CHIETI - C P 34. Tel. 0871 63210 Fax 0871 404798 Intemet: http://www.tabulafati.it

2 - LA BANCA LA MONETA E L'USURA di Bruno Tarquini Controcorrente edizioni Via Carlo de Cesare 11 cap 80132 Napoli Tel. 081/421349-5520024.

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Giacinto Auriti

ASS.P.P. - ASSOCIAZIONE per la PROPRIETA’ di POPOLO
Associazione Culturale senza scopo di lucro
ITALIA

CONTO CORRENTE POSTALE NUMERO 128 05 669
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Purtroppo nella nostra attualità vanno al comando chi si-serve meglio di tutti gli altri.
L’ ETICA IMPERANTE E’ QUELLA ECONOMICISTICA RISULTATO DEL SISTEMA MONETARIO ATTUALE.
“ E’ GIUSTO QUELLO CHE CONVIENE ECONOMICAMENTE ” solo a livello individuale, le conseguenze di questo modo di pensare sono sotto gli occhi di tutti……
Invece ora le nostre comunità sono chiamate a scegliere uomini secondo un’ altra etica, che storicamente è quella che ci appartiene.
ETICA ROMANO – CRISTIANO - CATTOLICA
“ CONVIENE ESSERE GIUSTI ” per la salvezza sia dell’anima che del corpo, sul piano individuale, e per assicurare un futuro di giustizia e pace al prossimo.

1 Commenti:

At domenica, 05 giugno, 2005, Anonymous Anonimo said...

Moneta senza riserva e Stato che stampa soldi... orrore...

 

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