giovedì, ottobre 20, 2005

Interrogazioni parlamentari dell'onorevole Serena

Interrogazioni on. Serena

SERENA. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere -
premesso che:
al titolo XIV (Protezione dei consumatori) del Trattato istitutivo
della Comunità europea, l'articolo 153.1 recita: «Al fine di
promuovere gli interessi dei consumatori e di assicurare un livello
elevato di protezione dei consumatori, la Comunità contribuisce a
tutelare la salute, la sicurezza e gli interessi economici dei
consumatori nonché a promuovere il loro diritto all'informazione,
all'educazione e all'organizzazione per la salvaguardia dei propri
interessi»;
recenti crack finanziari (Parmalat, Cirio Bond Argentina,
Bipop ....) hanno travolto i risparmiatori italiani e non solo;
è emersa l'implicazione di alcuni istituti di credito in particolare
in queste operazioni e che il maggior organo di controllo verso le
attività esercitate dagli stessi istituti di credito è rappresentato
dalla Banca d'Italia;
la Banca d'Italia non è un istituto pubblico ma una società privata,
Bankitalia spa, le cui quote azionarie sono detenute da gruppi
bancari ed assicurativi e che tra questi figurano quelli coinvolti
nelle suddette operazioni -:
se non ritenga che chi deve svolgere il ruolo di «controllore»
(Bankitalia) non debba a sua volta essere «controllato» dai suoi
padroni (istituti di credito azionisti di Bankitalia spa).


SERENA. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere -
premesso che:
il valore della moneta è causato non dall'attività dell'organo di
emissione - che predisponendo ed erogando i simboli, determina solo
il presupposto formale del valore monerario - ma dall'accettazione
da parte della collettività;
il Trattato di Maastricht si limita, giustamente, a considerare
solamente la prima fase dell'emissione, ignorando del tutto il
momento creativo del valore monetario (fase dell'accettazione),
tanto è vero che nessuna norma del Trattato considera di chi sia il
diritto di proprietà sull'EURO e come debba essere attribuito;
una volta dimostrato, infatti, che crea il valore della moneta non
chi la emette, ma chi l'accetta, prestare denaro all'atto
dell'emissione significa imporre un costo del denaro del 200 per
cento; per cui se la BCE stampa e presta il denaro senza riserva, i
popoli europei si indebitano verso la BCE per un valore pari a tutto
l'EURO in circolazione -:
di chi sia la proprietà dell'EURO all'atto dell'emissione.

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