venerdì, dicembre 09, 2005

Fine dell'anno...conti pubblici.

Grave apprensione per l’andamento dei conti pubblici dei Paesi di Eurolandia, preoccupazione per il numero e le dimensioni dei Paesi con squilibri di bilancio, timore per il tempo già trascorso da questi stessi Paesi in situazione di disavanzo eccessivo.
.COMMENTO DEL SIGNOR AGGIO.
Uhmm... Sono in apprensione... e sono preoccupato.
Questi cittadini europei è troppo tempo che devono darmi gli interessi per i soldi che gli ho prestato.


Lancia l’allarme la Banca centrale europea nel suo bollettino mensile, affermando che, senza misure aggiuntive, nessuna delle nazioni in disavanzo eccessivo «conseguirebbe i propri obiettivi nominali di risanamento nè nel 2005 nè nel 2006, mettendo a rischio la credibilità del Patto di Stabilità solo poco tempo dopo la sua riforma».
I popoli europei non possono limitarsi a tirare la cinghia...
Oggi possono ritenersi felici che fino alla penultima settima del mese ce la fanno.
Ma noi così perdiamo la credibilità del Patto di Stabilità! Mica micio micio bau bau!!
E vuoi mettere la credibilità del Patto di Stabilità con le condizioni di vita delle popolazioni?


Secondo la Bce, a meno di consistenti misure correttive, in aggiunta a quelle contemplate dalle previsioni della Commissione, tutti i Paesi che hanno registrato nel 2005 un disavanzo superiore al 3% del Pil continueranno a farlo anche il prossimo anno. Tra queste nazioni, inoltre, la Francia e la Grecia mostrerebbero anche disavanzi in ulteriore allontanamento dal valore di riferimento. La Banca centrale aggiunge inoltre che nei Paesi che presentano squilibri di bilancio «il processo di risanamento dei conti pubblici avanza troppo lentamente e vi è un elevato rischio che gli impegni assunti non vengano rispettati».
Quà a meno che non gli leviamo tutti i soldi delle tredicesime con una tassa-Natale...sono ca**i!!!
Tutti continuano a campare sulle nustre spalle! E questo non è possibile... Noi siamo banchieri o apparteniamo al mondo dell'alta finanza, mica giochiamo!
Francesci e greci ad esempio...che hanno combinato? Che si sono comprati???
Come hanno fatto a non farsi bastare i soldi che gli abbiamo prestato???
Questi piccoli popoletti europei... Non possono fare così!!! ..Nel '92 hanno firmato che si sarebbero indebitati perennemente per la modica cifra di tutto il loro denaro circolante (con la clausola di restare con un disavanzo non superiore al 3%)?
Ora che fanno??? Non vogliono lavorare per noi???

La ricetta che Francoforte individua per rimettere questi Paesi sulla strada di una contabilità pubblica virtuosa è molto chiara: no alle misure “una tantum” poiché i problemi di bilancio strutturali che molti Paesi dell'Eurozona si trovano a fronteggiare «non possono essere risolti con misure temporanee», anzi, dice la Bce, rischiano di aggravare i problemi dei governi europei. Per avere margini di sicurezza sufficientemente ampi al di sotto della soglia del 3% del Pil e compiere adeguati progressi verso posizioni di bilancio solide, l’istituto di Francoforte richiama la necessità di un risanamento annuo pari ad almeno lo 0,5% del Pil (sempre al netto di una tantum e altre misure temporanee).
Facessero così: nuovi tagli alle opere pubbliche, qualche tassa quà e là, aumento generalizzato dei prezzi... E' così difficile? Non si può pretendere di essere nostri schiavi lasciandoci solo le briciole!
Quanto vogliono guadagnare questi cittadini europei???
Ci manca solo che qualcuno pretenda di fare il sovrano della propria sovranità...Che idiozia...
Per i governi saranno gravi problemi...Sai le sculacciate che prendono se non si sbrigano a fare qualche manovra in finanziaria...


Partendo dalla constatazione che la maggior parte dei Pesi dell'Eurozona hanno bisogno di «una strategia di riforme profonda e orientata alla crescita» la Bce segnala che, in questa direzione, il controllo e l'andamento della spesa pubblica risultano cruciali. In questa ottica, comunica l'Eurotower, i «relativi meccanismi di controllo potrebbero aver bisogno di un rafforzamento per evitare sconfinamenti che spesso comportano correzioni al rialzo degli obiettivi di disavanzo pubblico».
Questi hanno proprio bisogno di una bella crescita...del debito pubblico.

La Banca centrale europea sottolinea inoltre come la propria politica monetaria rimanga «accomodante e orientata a sostenere in misura considerevole un’espansione durevole e la creazione di posti di lavoro», con tassi di interesse molto bassi, seppur aumentati lo scorso primo dicembre al 2,25 per cento. La decisione dell’aumento dei tassi, sottolinea la Bce, «contribuirà a mantenere le aspettative di inflazione a medio-lungo termine ben ancorate a livelli coerenti con la stabilità dei prezzi». Sulla crescita, la Bce rileva che i dati più recenti e gli ultimi risultati delle indagini congiunturali «indicano un rafforzamento dell'attività economica nella seconda metà di quest'anno».
Sai che faccio? Io adesso li confondo un pò con i soliti termini che ho inventato... tasso di sconto, inflazione, deflazione, pil, risanamento...
Quasi quasi gli faccio anche pensare che creo qualche posto di lavoro. Gli italiani ci crederanno sicuro, quelli pensano che il proprio premier gliene ha creati un milione!!!

Dopo il forte aumento registrato dal Pil nel terzo trimestre di quest'anno, ricorda la Banca centrale, «i dati disponibili segnalano andamenti favorevoli anche nel quarto trimestre». Le previsioni sui prezzi, conclude la Bce, restano comunque soggette a rischi al rialzo connessi alle incertezze sull'evoluzione (e sui rincari) dei mercati petroliferi.
E se tante volte non sapessi cosa fare per riprendere un pò dei soldi che gli ho prestato, gli alzo un pò il prezzo della benzina...

...e vaffan***o!


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